Cannabis a uso terapeutico: chi può utilizzarla?

Cannabis a uso terapeutico: chi può utilizzarla?
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Cannabis a uso terapeutico: chi può utilizzarla?

Il 20 aprile è la Giornata Mondiale della Cannabis, una pianta che dal 2006 viene utilizzata anche in Italia per il trattamento di alcune patologie.

La cannabis sativa è una pianta originaria dell’Asia centrale, dalle cui infiorescenze essiccate si ottiene la marijuana, che agisce principalmente a livello del sistema nervoso centrale e periferico, grazie a un complesso di molecole di cui le più note sono TCH (delta-9-tetraidrocannabinolo), e CBD (il cannabidiolo).

La Cannabis a scopo terapeutico si differenzia da quella ad uso ludico dal rigido iter di approvazione a cui viene sottoposta (come qualsiasi altro farmaco), dalla qualità (sono assenti muffe, batteri e altri agenti inquinanti) e dalla quantità (il dosaggio controllato è fondamentale per ottenere l’effetto terapeutico).

Per cosa si utilizza la Cannabis a uso terapeutico?

I farmaci a base di Cannabis vengono utilizzati attualmente per il controllo di nausea, vomito e appetito nei pazienti sottoposti a chemioterapia.

Recenti studi evidenziano il vantaggio dell’uso della cannabis nel controllo del dolore cronico, come nel caso del dolore neuropatico, e nel controllo del dolore e degli spasmi muscolari dovuti alla sclerosi multipla (farmaco Sativex) o nel caso della sindrome da Tourette, ma possiamo dire che la ricerca scientifica a riguardo è ancora agli albori.

Come si assumono i farmaci a base di Cannabis?

Per esprimere la loro efficacia, i cannabinoidi devono essere attivati mediante un processo chimico noto come “decarbossilazione”, una reazione che avviene quando le molecole sono sottoposte ad altissime temperature. Ecco perché l’uso più comune è attraverso la vaporizzazione o l’infusione.

Chi può prescrivere la terapia con Cannabis?

Attualmente, sul mercato sono presenti 5 farmaci (prodotti dall’azienda olandese Bedrocan), ognuno contenente una percentuale di molecole attive diversa. I farmaci sono prescrivibili da qualsiasi Medico. Dal 2006, in Italia, i medici possono prescrivere anche preparazioni magistrali (galeniche), che vengono allestite dal farmacista all’interno della farmacia e impiegati per lo più nel trattamento del dolore cronico, rilasciati al paziente dietro prestazione di una ricetta medica non ripetibile.

Ci sono effetti collaterali nell’utilizzo della Cannabis terapeutica?

Purtroppo, si sa ancora poco sugli effetti collaterali a lungo termine, dati che gli studi sono abbastanza recenti. Come qualsiasi altro composto, anche i cannabinoidi non sono privi di effetti collaterali, come giramenti di testa, vertigini, svenimenti e tachicardia.

Per saperne di più visita il sito del Ministero della Salute!

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